Libri


Aquiles el puntito ACHILLE IL PUNTINO
illustrazioni di Marc Taeger
Kalandraka Italia, Firenze, 2008
(ISBN 978-88-95933-03-0, Libri per sognare, pp. 40, € 15)

Scheda editoriale di Kalandraka


Aquiles sta viaggiando tra le scuole del Sahara con il bibliobus Bubisher


Incipit

All'inizio, nel mezzo di un foglio bianco senza disegni né tracce, c'era un puntino.
Era chiaro, quasi trasparente.
Il sole lo attraversava come uno specchio d'acqua.
Pian piano si colorò e si trasformò in un occhio azzurro.
L'occhio guardava attorno con tale attenzione che presto non bastò più e si raddoppiò.

(Guia Risari, Achille il puntino, illustrazioni di Marc Taeger, Kalandraka Italia, Firenze, 2008)
Copyright © Kalandraka Italia 2008


Estratto

pp. 2-3, 6-7, 8-9, 12-13, 16-17, 18-19, 24-25, 36-37, 38-39


 

Recensioni

«[...] Achille il puntino è l'albo illustrato che fa al caso nostro: così semplice da entrare nei cuori dei bambini, così efficace da essere utilizzato e proposto in modi sempre nuovi. [...] è un libro che i bambini amano dalla prima lettura: Achille diventa un amico che svela alcuni dei misteri dell'uomo e della sua creazione. Lui diventa, per necessità, creatore di se stesso. Spiega quindi anche la funzione delle parti del corpo e fornisce semplici e pratiche spiegazioni. [...] La magia di questo albo semplice, divertente, allo stesso tempo complesso e articolato, rimane sempre nei cuori dei bambini che lo ascoltano. Si tratta di un libro bello, coloratissimo, da tanti e splendidi usi scolastici che si adatta perfettamente a tutti i bambini, almeno fino agli 8 anni. [...]»
(Sara Tombolato, "Achille il puntino": da essere un punto al diventare grandi, Libri per bambini, 3 febb. 2022)
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«[...] La sua storia è indubbiamente la metafora di una nuova vita, che si crea ed evolve. Ogni pezzettino di Achille si genera per sua volontà, ogni qualvolta Achille riscontra una nuova necessità, un desiderio, un'esigenza [...]
Il suo può essere definito un vero e proprio percorso di crescita, un viaggio che da puntino lo trasformerà in un essere più complesso, articolato, eppure non ancora completo. Questo suo cammino, fisico e metaforico, è permeato di grande spontaneità e semplicità. Achille lo compie in un atteggiamento di totale apertura, di estrema curiosità. [...]
Achille è prima di tutto emblema di libertà.
Libertà di essere ciò che vogliamo essere, libertà di andare dove desideriamo e di fare ciò che vogliamo, libertà di costruire noi stessi pezzettino su pezzettino secondo un progetto che è soltanto nostro, seguendo una strada che solo noi possiamo e dobbiamo tracciare.[...]
La fine di questo albo in effetti lo conferma ed è una magnifica apertura verso l'infinito e le infinite possibilità dell'esistenza [...]»
(Maria Salbego, Nascere, crescere, cambiare, fare esperienza del mondo, Milkbook, 11 lug. 2021)
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«[...] penso che Achille abbia proprio questa capacità, ovvero dire quanto ogni persona possa essere unica e che ogni unicità à bella. I bambini quando si approcciano alla storia riescono a immedesimarsi spontaneamente. Questo strano essere suscita curiosità e interesse ed è subito amato.
[...] Achille il puntino è un perfetto esempio di sodalizio tra parole e immagini ed è quindi un albo illustrato particolarmente indicato per un percorso narrativo presso la scuola d'infanzia. L'albo si presta perfettamente ad una lettura condivisa e partecipata da parte del lettore-educatore ad un pubblico di bambini piccoli. Grazie ai suoi codici narrativi, tra loro in perfetto equilibrio i bambini possono comprendere la storia con facilità.»
(Lisa Biancalani, Achille il puntino, un eroe mite, Favolara, 24 apr. 2021)
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«[...] Achille il puntino (edizioni kalandraka) è un libro che si può leggere con bambini di 2 anni.
Perché la storia di Achille è la storia di chi diventa grande, scopre il mondo e capisce cosa sia veramente necessario per viverci dentro.
[...] amano seguire gli sviluppi del puntino e relazionarli al loro corpo, un bell'esercizio che alla fine ci fa sentire completi e fortunati.»
(Vivian Celestino, achille il puntino, duepercento, 11 apr. 2012)
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«[...] uno degli obiettivi di scienze per le classi prime è proprio quello di conoscere e denominare le diverse parti del corpo.
Io, per affrontare questo argomento coi miei alunni, utilizzo sempre la storia di "Achille il puntino".
[...] La storia di Achille è bellissima e super interessante perché mette il relazione la scoperta delle proprie parti del corpo in relazione all'uso per le quali sono necessarie [...]
Consiglio questo libro dai 4/7 anni a tutte quelle maestre o mamme che vogliono aiutare i loro bambini a scoprire come siamo fatti, che ogni "pezzettino" di noi serve per scoprire questo meraviglioso mondo che ci circonda. [...]»
(Benedetta Bellotti, "Achille il puntino": da essere un punto al diventare grandi, Semini, il giardino dei libri, 21 mar. 2021)
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«(...) Un albo veramente poetico, raccontato con poche parole ben scelte e un tratto deciso e colorato, quasi geometrico (...). E' perfetto per raccontare a ogni bambino la "sua" storia da puntino (...)»
("CHELIBRI", sett. 2008, p. 29)
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«(...) "Achille il puntino" un breve racconto illustrato che parla di metamorfosi e di libertà. Di libertà individuale non certo facile da conquistare (e nemmeno da esercitare). Numerosi sono i passaggi, le prove, i cambiamenti, gli adattamenti richiesti al protagonista fin dalla sua nascita. Non basta crescere (avere gambe, braccia, orecchie, ecc.). Sembra necessario uno sforzo per crescere nel migliore dei modi (meglio avere una testa per pensare, gambe robuste, due braccia lunghe, meglio avere due orecchie, una per parte). Il percorso, pieno di stimoli, si fa bello, interessante, piacevole. Ogni giorno si scopre qualcosa e ogni giorno si cresce. Ad uscire da sé, con fiducia e coraggio, accade l'imprevedibile. E ci vengono svelate parti inattese di noi. Piano piano. Achille, il puntino, resta un semplice e giocoso personaggio nelle illustrazioni sintetiche e vivaci che accompagnano il testo. Attraversano lo spazio bianco del fondo rapide strisce di colore blu, rosso, giallo, verde e si dispongono qua e là con "misura" tutta infantile.»
(c.s. in Editoria Ragazzi.com, www.editoriaragazzi.com)
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«(...) un testo sensibile e poetico che dà alla storia di Achille le giuste parole per esprimere i sentimenti e la meraviglia per il mondo che scopre. Un invito a tutti i lettori a condividere con Achille l'emozione per la propria crescita e la bellezza della vita.»
(Librazzi: Guida ai libri per ragazzi, selezione di giugno 2008, www.librazzi.it)
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«La casa editrice spagnola Kalandraka approda in Italia (a Firenze) con quattro dignitosissimi albi: La casetta di cioccolato, fiaba dei Grimm illustrata da Pablo Auladell, I Tre Orsi di Xosé Ballesteros e Miguel Tanco, Orecchie di farfalla di Luisa Aguilar e André Neves e Achille il puntino di Guia Risari e Marc Taeger. Testi e illustrazioni sono tutti originali e ben curati, ma un occhio di riguardo va all'ultimo, quello della nostra Guia Risari che riesce sempre, anche nei testi più semplici, a costruire percorsi dove intelligenza critica e libera creatività convivono. Insomma Guia è brava anche perché - come ha detto nell'intervista che accompagna la cartella stampa - sa che "non c'è delitto più grande che uccidere l'infinito..." »
(Pino Boero, www.pinoboero.com)
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«(...) Questo Achille il puntino è stato pubblicato in Spagna in catalano, castigliano e galiziano. Il tema del breve racconto non è certo nuovo. Di disegni infantili, in genere, o di puntini che prendono vita uscendo dalle pagine di un foglio o di un quaderno è ricca la letteratura per l'infanzia, con le consuete banalità, ma anche con nomi nobili e alti. Come sempre in questi casi esisteva un rischio, vi era la possibilità di cadere in trappole insidiose e inaspettate. Per fortuna la Risari, con molto garbo e con non poca originalità, ha saputo evitarle, restandone ben lontana. Perché qui, la storia del puntino che decide di chiamarsi Achille diventa una bella metafora della crescita infantile, della voglia e della necessità di scoprire sé stessi e il mondo e, scoprendo, esplorando, crescere, decidere, realizzarsi compiutamente e originalmente. Basti leggere la conclusione "Achille era felice. Camminava libero per il mondo. Ogni giorno scopriva qualcosa e ogni giorno cresceva". Al tempo stesso vi è un implicito percorso sensoriale che agisce in parallelo al primo completandolo. Dunque, Achille-Aquiles è un semplice puntino su di un foglio bianco ma poi si dà due occhi ed una testa, una bocca e due gambe. Subito dopo, dinnanzi ad un fiore scopre di aver bisogno di un naso e, quando prova fame, un braccio lunghissimo per cogliere un frutto da un ramo. E poi, se sei sazio e hai voglia di cantare non basta una bocca, ma occorrono anche orecchie per ascoltarti e ascoltare quindi il mormorio di un ruscello. Per bere la sua acqua occorrono non un braccio, ma due e le mani da serrare a coppa. Tutto questo processo di rapide metamorfosi viene ben assecondato dal pennello di Marc Taeger che crea semplici forme, quasi astratte talvolta, ma mobili, intense, forti nell'accendersi dei colori e squillanti, coninvolgenti, allegre nel piglio cantante e danzante che riesce a dar loro con vivida freschezza.»
(Walter Fochesato, Voglia di crescere, in "Andersen", n. 230, ott. 2006, p. 62)
Recensione completa in pdf da "Andersen".

«(...) perfecta simbiosis entre texto e imagen en este álbum que aborda de manera metafórica, pero diáfana, el origen de las cosas y, también, la aventura de «ser». Y lo hace a través de la historia de un puntito que aparece en una hoja en blanco y que poco a poco, impulsado por la necesidad de cambiar, va transformándose en un «ser» que comienza a ver, a pensar, que se pone un nombre; en un «ser» que es curioso y se dota de piernas para explorar el mundo que hay más allá de la hoja en blanco; de nariz para oler; de brazos para poder coger los frutos y alimentarse, etc... Un proceso, el de crecer, que seguimos a través de unas palabras descriptivas y poéticas a la vez, y de unas imágenes, de una propuesta plástica absolutamente arrebatadora, de unos collages «cubistas» que golpean nuestras retinas. Taeger, que se nos antoja como un Leo Lionni pasado por el tamiz de Joan Miró, pero con su propia personalidad, construye a Aquiles y su mundo con papeles de distintas clases y texturas, que él mismo pinta y recorta después; unas arquitecturas de papel tan escuetas como expresivas.»
("Cuadernos de Literatura Infantil y Juvenil", Año 19, Numero 196, Sept. 2006, p. 68)

«(...) Finalmente, entre los álbumes ilustrados, cabe destacar Pasito, de Simon James (Faktoría K de Libros), y Aquiles el puntito, de Guia Risari, con ilustraciones de Marc Taeger (Kalandraka) (...)»
(V.F., Viajar, pensar, tal vez soñar, in "El País Babelia", 10 giu. 2006, p. 5)
Recensione completa in pdf da "El País".

«(...) A eterna pregunta do "porqué" está en boca de todos os nenos, acompáñaos dende a nenez ata a madurez. Aquiles representa á perfección ese papel inquedo, que o leva a transformarse continuamente: faise crecer os ollos, a boca o nariz, as orellas, os brazos e as pernas; todos coa función de ir máis aló, de experimentar vivencias novidosas, de crecer como ser vivo e coñecer todo o que lle rodea. (...)»
(LG3 O Soportal da Literatura Galega, www.culturagalega.org/lg3)

«(...) És un joc creatiu, on el puntet es va afegint altres formes geomètriques de colors diferents i molt vius, arribant al final del llibre a ser una figura gairebé humana, estirada a terra sota un cel ple de puntets de colors. És un llibre per fer treballar la imaginació i la creativitat. Molt interessant i crec que pot funcionar llegit en veu alta o explicat tot mostrant les imatges.»
(J.B., Per als 6-7 anys, in "Noticia de llibres infantil i juvenil", n. 35, estiú 2006, p. 8)

«Una història de formació en la que a partir d'un punt en un full blanc s'explica el creixement i formació d'un personatge que és també un viatge d'exploració del món que ens envolta i de les possibilitats d'abastar-lo. Potser algú voldria interpretar en la història d'Aquil·les l'evolució de l'espècie humana i la seva adaptació a l'entorn.»
(El Galliner, Ràdio Gràcia - 107.7 FM Barcelona, 18/09/2006)


L'editore

Kalandraka Italia
Piazzale Donatello 29
50132 Firenze
Italia
tel. +39 055 38 40 340
e-mail info@kalandraka.it
www.kalandraka.it

 




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