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LA PORTA DI ANNE Guia Risari, il. A. Floris Mondadori, Segrate, 2016 (ISBN 978-88-04-65888-7, Contemporanea, pp. 176, € 16,00) (ISBN 978-88-04-67381-1, Oscar Junior, genn. 2017, pp. 192, € 9,00) FINALISTA PREMIO LETTERATURA RAGAZZI - CENTO 2016 Agotado La editorial Mondadori Via Mondadori, 1 20090 Segrate - Italia e-mail info.ragazzi@mondadori.it http://www.librimondadori.it |
Incipit
(Guia Risari, La porta di Anne, il. A. Floris, Mondadori, Segrate, 2016) © Mondadori 2016
Extracto
pp. 26-27,54-55,124-125,138-139
«[...] "La porta di Anne", corredato dalle illustrazioni
di Arianna Floris, è un buon corollario alle lettura del
"Diario", è un libro consigliato a partire dai 12 anni e
fornisce, oltre a notizie sul destino dei protagonisti, anche
un breve ed esaustivo quadro storico del
periodo.»
(Claudia Bertanza, Cosa Sognava Anna Frank? Recensione Di
"La Porta Di Anne", Di Guia
Risari, La
Spezia Oggi,
26 de ene. 2020)
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Libro más votato por los alumnos de la escuela primaria y del colegio, Libri per sognare, Bergamo, abr. de 2018
«[...] I libri che ricordano l'Olocausto a mio avviso
non sono mai troppi. Non bisogna mai smettere di parlare dei
periodi bui della storia e della follia che li ha generati,
perchè è nel disinteresse, nell'ignoranza che
attecchiscono
odiose forme di revisionismo. Mi sono avvicinata a questo
libro di Guia Risari con molte aspettative. Non era certo
facile scrivere qualcosa di nuovo sulla storia di Anne Frank,
ma la scrittrice lo ha fatto con sobrietà e poesia, aprendo
verso nuove considerazioni. Il lettore che conosce la storia
ne scorpre un altro e diverso aspetto e chi invece non ne hai
mai sentito parlare si sente spinto ad approfondire. Un libro
che è un piccolo gioiellino, molto, molto curato ed adatto ai
lettori a partire dai dieci anni. [...]
La vicenda di Anne Frank viene narrata da un diverso punto di
vista: dietro le porte dell'alloggio segreto vengono
raccontati i pensieri di tutti i clandestini. È veramente
bello poter conoscere un po' meglio quelle persone che solo la
voce di Anne ci aveva raccontato, perchè l'autrice dona ad
ognuno di loro una nuova dimensione e li riconosciamo e allo
stesso tempo li conosciamo per la prima volta. [...]»
(Lea, La Porta di Anne - Guia Risari, Due
lettrici quasi perfette,
26 de ene. 2018)
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«Parlare di Olocausto a dei bambini e a dei ragazzi non
è per nulla semplice. Non esiste un solo modo "corretto" per
raccontare quanto è avvenuto né una metodologia
ideale. Sicuramente serve definire bene la terminologia,
contestualizzare gli eventi storici, non dare risposte
semplici e scontate, fornire gli strumenti per avere accesso
alle fonti primarie di informazione. L'editoria ci aiuta in
questa operazione e ci offre l'opportunità per avere tra le
mani libri adatti ad ogni età. Non serve infatti mostrare
scheletri e camere a gas per parlare ai bambini di quanto è
accaduto agli ebrei e non solo ma è molto più
utile raccontare
storie che parlano di persone che ci raccontano la loro vita,
le loro eroiche scelte, il loro schierarsi dalla parte dei
diritti umani.
Ecco cinque libri che non possono mancare nella libreria per
parlare
di questa tragedia.[...]
Ci sono tanti modi per parlare di Anne Frank. Uno di questi è
la lettura del suo diario. Un altro è il libro "La porta di
Anne" (Mondadori) scritto da Guia Risari che ha voluto
raccontarci i sogni di tutti gli occupanti dell'alloggio
segreto ad Amsterdam dove la piccola Anne visse con la
famiglia fino al giorno dell'arresto. [...]»
(Alex Corlazzoli, #GiornoDellaMemoria | Cinque libri per
bambini
sull'olocausto, StartupItalia
Education, 26 de ene. 2018)
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«[...] l'ho gustato un po' alla volta: alla fine è stato
come fare un viaggio dentro la vita e gli stati d'animo di
questi personaggi per poi inquadrarli nel momento storico.
Sono entrata nella narrazione passando attraverso la porta
nascosta dalla libreria, come il primo personaggio che viene
presentato. Come lui, anch'io sono arrivata nel rifugio
segreto, lui con la convinzione assurda del suo compito di
arrestare gli otto personaggi, io con la curiosità di
conoscerli; lui distrutto dalle sue azioni, io arricchita
dalla lettura.
[...] Al di fuori di quelle stanze c'è il mondo che non li
accetta perché ebrei, un mondo di paure, rumori cattivi, un
destino di morte certa. Nonostante vivano come fantasmi quasi
dimenticati dal mondo, sembrano gli unici essere umani del
libro capaci di pensare, amare, creare e sognare: gli altri
personaggi nominati o descritti sono bestie rabbiose, esseri
manovrati da una coscienza di guerra e
distruzione. [...]»
(Martina McDowell, I premio concorso Caro
Autore, ti scrivo
2017, Pordenonelegge,
Pordenone, sept. 2017)
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«Cara coscienza del sottufficiale austriaco Karl Josef
Silberbauer, lei è la dimostrazione che seguire un ideologia
sbagliata basata sulla supremazia e sottomissione delle altre
"razze" è una mostruosità.
[...] Adesso dedico a te, cara autrice un mio pensiero: quando
leggevo il tuo libro avevo fretta di finirlo, per non
affezionarmi troppo ai personaggi e vederli soffrire e allo
stesso tempo volevo che non finisse in quanto ero a conoscenza
del loro destino. Il libro mi ha lasciato un senso quasi di
angoscia, perché man mano che cominciavo a conoscere i
personaggi e li vedevo prendere forma all'interno della
storia, sapevo quale era la loro tragica fine. [...]»
(Matteo Mondini, II premio concorso Caro
Autore, ti scrivo
2017, Pordenonelegge,
Pordenone, sept. 2017)
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«[...] Anne non è più l'unica protagonista
della storia,
con lei ci sono la mamma, il papà, la sorella e altri
quattro ebrei che condividono la vita quotidiana, le paure e
le ansie di essere scoperti,ma soprattutto i pensieri,le emozioni e i
sogni, ognuno in modo diverso.
[...] Karl è un uomo che esegue gli ordini senza porsi
alcuna domanda, anche se si intravvede qualche sentimento come
la pietà o la vergogna in lui, quando vede Margot piangere o
quando trova la divisa tedesca di Otto Frank, però alla fine
prevale su tutto l'obbedienza.
L'atteggiamento di molti altri uomini come lui che non si sono
chiesti il perchè delle cose e non hanno provato la
pietà ha determinato lo sterminio di un
popolo. [...]»
(Elena De Bellis, III premio concurso Caro
Autore, ti scrivo
2017, Pordenonelegge,
Pordenone, sept. 2017)
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«[...] Questo libro parla di Anne Frank ed è come
"Il diario di Anne Frank" ma visto da una prospettiva
diversa.
[...] Questo libro mi è piaciuto molto, lo consiglio a
tutti perché la scrittrice è stata in grado di
farmi percepire le emozioni degli otto ebrei.»
(Sabrina Nilo, La porta di
Anne, Milani
News, 3 de sept. 2017)
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«[...] Un altro interessante esempio di ri-scrittura di
un classico per ragazzi più grandi mi è venuto tra le mani di
recente: si tratta de La porta di Anne di Guia Risari
[...] Nel racconto di Guia Risari sono i medesimi personaggi a
essere scavati, uno per uno, la mattina stessa dell'irruzione
nella casa, con sguardo analitico e adulto. L'autrice ne
fotografa le azioni, le emozioni, i pensieri nelle ore
immediatamente precedenti al drammatico epilogo: destini che
si incrociano nell'unità di tempo, ma
personalità autonome e ben diverse tra
loro. [...]»
(Carla Ida Salviati, Ri-scrivere: scrivere, Il
primo libro non si scorda mai, Giunti, Firenze, 2017,
pp. 123-128)
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«[...] Sono state scritte infinite pagine a testimonianza
dei silenziosi e terribili anni passati da Anne e dai suoi
coinquilini nascosti nella tristemente nota soffitta di
Amsterdam. La lettura di Guia Risari è da un'angolazione
differente: una carrellata a tutto campo su tutti gli otto
abitanti l'alloggio segreto, uno sguardo quindi alle singole
individualità, agli uni nel tutto. Il libro è
una sorta di
romanzo storico corale, basato su I Diari di Anne Frank, sulle
ricerche storiche e sui libri scritti che raccontano la
vicenda, ai quali si sovrappone l'immaginazione dell'autrice. [...]
La Risari cerca di tirar fuori la verità di ogni personaggio
attraverso gli stati d'animo e le relazioni che si
stabiliscono. Persone fra loro differenti forzate alla vita
promiscua, da cui emerge potente la dignità che riescono a
preservare, nonostante tutto... Anche la figura del
sottufficiale tedesco che eseguì l'arresto, Karl Josef
Silberbauer, viene indagata e descritta, per poter capire la
delirante "banalità del male" che mosse la psicologia di gran
parte dei nazisti [...]»
(Laura Volpe, La porta di
Anne, Mangialibri,
12 de oct. 2016)
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«Ancora Anne? Anche se il Giorno della Memoria è
lontano? Sì, vale la pena perché l'autrice narra
la vicenda di Anne Frank da un punto di vista inesplorato.
Il romanzo ci racconta una nuova bellezza nella piccola Anne e
nelle altre vite che con lei hanno condiviso i giorni della
speranza.»
(Daniela Palumbo, La porta di Anne
(Frank), Scarp
de'Tenis n.18,
julio 2016)
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«[...] Quello di Guia Risari è un libro originale
che dà
voce anche agli altri inquilini della casa sul retro, quelli
che hanno condiviso con Anne le paure, le ansie e i timori di
essere scoperti e quindi
deportati nei campi di concentramento nazisti.
[...] Ogni capitolo è dedicato a un personaggio mentre
l'ultimo racconta il momento dell'arresto.
Trovo che la Risari abbia scritto un buon libro, tenero ed
emozionante, con uno stile leggero nonostante si toccassero
temi molto forti. Molto interessante risulta anche la parte
storica in fondo al romanzo in cui vengono descritti i
protagonisti del libro, la loro sorte in seguito all'arresto e
la cronologia delle tappe che hanno portato al secondo
conflitto mondiale. [...]»
(Greta Sala, Recensione: LA PORTA DI ANNE di Guia
Risari. Otto vite. Un appartamento. La storia di Anne
Frank , Libri
& Cultura,
8 de julio 2016)
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«[...] il nuovo libro di Guia Risari, che narra le
vicende del conosciutissimo "Diario di Anne Frank" attraverso
diversi punti di vista, offrendoci una visione più completa
della vita delle otto persone all'interno di questo alloggio
segreto di cento metri quadrati. La scrittrice ci sorprende
quindi con questa sua scelta e ancora di più con l'inserimento
del punto di vista dell'ufficiale delle SS che arrestò Anne
Frank e le altre persone del rifugio segreto.
[...] Infine l'autrice ci ha parlato delle discriminazioni del
passato e anche di quelle che oggi ci circondano, invitandoci
a combattere il razzismo a partire dalla nostra realtà:
"Quando discriminiamo qualcuno, quando ci mettiamo a giudicare
una persona solo perché è diversa dagli altri,
anche noi siamo
razzisti; dobbiamo lottare affinché queste persone diverse da
noi non siano allontanate e discriminate".»
(Emanuela Infante y Gaia Olocco, Anne Frank non era sola, BookBlog
- Salone del Libro di Torino,
13 mayo 2016)
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«[...] Il libro colpisce subito perché si entra
nel vivo della quotidianità
di ogni abitante della casa, con lo sguardo diverso di ogni
protagonista.
[...]
A uno a uno Guia Risari ci presenta i personaggi e i loro
pensieri, facendoci entrare nella casa e scoprire i sentimenti
più intimi.
[...]
Che dire, se non che il libro si legge tutto di un fiato, è
ben scritto e a tratti poetico nonostante l'argomento: si
respira ogni istante insieme ai protagonisti e te li vedi, ti
sembra di essere accanto a loro, vivere i loro disagi e i loro
sogni. [...]»
(Anna Pisapia, La porta di Anne, di Guia Risari, Mondadori
editore, A casa di Anna,
17 mar. 2016)
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«[...]dalla misura breve del racconto è transitata a un
romanzo che conserva intatti i suoi pregi di scrittrice:
capacità di articolare la trama in modo originale,
fluidità
narrativa, essenzialità delle emozioni. In La porta
di Anne
protagoniste sono le altre vite che con Anne condivisero per
oltre due anni l'appartamento in Prinsengracht 263: sogni
individuali, speranze comuni, vite frantumate... Un romanzo, ad
un tempo, forte e leggero, drammatico ma palpitante di
vita...»
(Pino Boero, Libri in fiera, www.pinoboero.com,
mar. 2016)
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«[...] Il potere salvifico della fantasia è anche il
filo conduttore de La Porta di Anne (Mondadori, dai 12 anni),
di Guia Risari. Ognuno degli otto personaggi che per due anni
e 29 giorni vivono insieme nella soffitta di Amsterdam, dietro
una porta mascherata da libreria, ha un sogno da
condividere. Le pagine di questo libro riescono a portare il
lettore così vicino ai diversi personaggi da sentirne la
potenza della loro immaginazione, unica via di salvezza. Fino
alla mattina del 4 agosto 1944, momento in cui il nono
protagonista, il sottufficiale austriaco incaricato di
irrompere nel rifugio, arriva per cancellare il sogno più
grande, quello di libertà.
[...]»
(Oriana Picceni, Il giorno della memoria spiegato ai
bambini, Vogue
bambini - Libri,
1 feb. 2016)
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«[...] A comporre La porta di Anne, ovvero a raccontare
se stessi attraverso porzioni della loro esistenza, attraverso
i loro sogni di libertà, attraverso i ricordi che gelosamente
conservano, sono queste otto persone, schiacciate tutte dietro
una porta, soffocate tutte in uno spazio angusto, costrette
tutte a non vedere il cielo se non dall'abbaino. Per più di
due anni. [...] Ai loro otto racconti se ne aggiunge un nono,
con il quale il romanzo apre, ed è quello del sottufficiale
tedesco, Karl Josef Silberbauer incaricato dalla Gestapo di
andarli a stanare.
[...] Struggente, intimo il racconto che Guia Risari fa di
ciascuno, con sensibilità e non comune partecipazione emotiva,
lontana da ogni interpretazione didascalica o
retorica. L'originalità del punto di vista, il racconto che
prende nove strade diverse, il rigore, la chiarezza e la
fluidità dello scrivere rendono questo libro qualcosa di altro
rispetto a opere scritte per l'occasione, per la ricorrenza.
[...]»
("La porta di
Anne", di Guia
Risari, La Cicala,
1 feb. 2016)
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«Guia Risari torna a parlarci di storia nel suo nuovo
libro, uscito da poco per Mondadori. Lo fa partendo dalla nota
vicenda di Anna Frank, ma colmando un vuoto e dando uno
spessore diverso alle persone che vissero con lei
nell'Alloggio Segreto, prima della cattura. Ogni capitolo ci
offre la possibilità di entrare nella mente di un personaggio
diverso, immergerci nei suoi pensieri, nelle sue nostalgie,
nei suoi stratagemmi per arginare la paura e la
disperazione. [...] Ma nei pensieri, nei quali entriamo di
soppiatto, complici le semplici e potenti illustrazioni a
matita di Arianna Floris, ci accorgiamo che non regna solo la
paura. C'è posto per la speranza, la forza, la
volontà [...]
Quando la storia si chiude, il libro va avanti. Troviamo una
sezione dedicata alla planimetria dell'edificio in
Prinsengracht 263, il rifugio di Anna e dei suoi compagni, e
la ricostruzione di una giornata tipo della loro vita. Segue
una cronologia storica, che aiuta i ragazzi a collocare gli
avvenimenti, per avere un quadro più chiaro della
situazione. Queste ultime pagine sono un invito, di questa
scrittrice così sensibile, a proseguire, andare oltre. Un
invito a capire, voler conoscere, riflettere. [...]»
(Daniela Darone, "La porta di
Anne", di Guia
Risari, Penna
e blog-notes, 28 ene. 2016)
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«[...] In occasione della Giornata della memoria, arriva
in libreria La porta di Anne di Guia Risari. Il suo libro
parte da quel diario, quella storia, quella porta chiusa, per
provare a immaginare i pensieri che attraversano le menti
degli otto abitanti della casa al risveglio, il 4 agosto 1944,
nel loro quotidiano, faticoso tentativo di trovare una
normalità nell'inconcepibile. Quali possono essere stati i
loro tormenti, le ansie, le paure, i malumori, le
inquietudini, i desideri, le speranze, in quell'ultima mattina
di clandestinità, prima di scoprire che qualcuno li aveva
traditi? Alla fine del volume, una ricca appendice che
documenta quegli anni, quelle vite, quelle storie. »
(Mara Dompé, La porta di
Anne, I
ragazzi leggono, Corriere di Saluzzo,
28 ene. 2016)
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«[...] Un punto di vista inedito sulla vita di Anna
Frank e degli occupanti dell'Alloggio segreto, nelle ore che
precedono l'arresto, le prime ore del mattino narrate
attraverso occhi diversi, quelli degli otto occupanti intenti
con la loro normalità.
Un libro molto ricco di spunti, note storiche, bibliografie per
approfondire, cifre, disegni,ecc. »
(La porta di Anne, Guia
Risari, Ze
Buk, 28 ene. 2016)
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«[...] Un punto di vista nuovo sulla storia di Anne Frank e degli
altri sette rinchiusi con lei nel nascondiglio. Questo ci
offre Guia Risari in "La porta di Anne" (Mondadori). Una
storia conosciuta, ma interpretata in modo diverso attraverso
ciò che ciascuna di queste persone pensa nei momenti
precedenti l'arresto. Tutti in quella soffitta, oltre alla
libertà, hanno un sogno: [...] Anche il pensiero del soldato
che li scoprirà e che li arresterà è oggetto di un
capitolo. Un capitolo diverso, però, nel quale ai sogni e agli
ideali degli altri protagonisti si oppone la cieca obbedienza
ad un'ideologia accettata passivamente, e, forse, neanche
compresa del tutto, solo perché obbligo per chi indossa quella
divisa.
Attraverso ricostruzione storica e libera interpretazione
narrativa, capitolo dopo capitolo (ad ogni personaggio ne è
riservato uno) si compila una storia intensa e
coinvolgente. Una storia di umanità, nelle sue svariate
sfaccettature. Di quell'umanità che esce nelle situazioni
difficili, nelle vicende tragiche: un'umanità diversa
perché reale, vera. Nella tragedia non c'è tempo per
camuffare, per nascondere, per voler sembrare. Da qualsiasi
punto di vista la si viva. [...]»
(Elisabetta Vanzetta, La storia di Anne Frank e i sogni in
soffitta, Letto
per voi - giornata della memoria. Anno 91, n. 05, Vita Trentina,
28 ene. 2016)
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«[...] in occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA,
abbiamo deciso di raccontarvi due storie di vicinato. Un
vicinato che potrebbe essere quello del nostro quartiere, del
nostro pianerottolo, della nostra tranquilla via di città. E
di come, piano piano, senza bruschi scossoni, con piccole e
quotidiane azioni di ciascuno, questo vicinato si sia
trasformato in un luogo di indifferenza, diffidenza ed infine
di aperta ostilità.
[...] Un libro in cui l'autrice rivede la storia di Anne Frank
e del suo esilio nella soffitta di Prinsengracht 263,
proponendo punti di vista nuovi e differenti, esercitando
insomma quei pensieri diversi di cui vi parlavo
nel primo
post. I pensieri e i sogni sono quelli degli otto abitanti
nascosti, insieme ad Anne, nell'alloggio segreto.
[...] I personaggi che la Risari ci racconta, se non fosse
per la drammaticità della situazione che ben conosciamo,
potrebbero quasi sembrare i protagonisti di una sit com
famigliare, quelle girate fra le mura domestiche, con piccole
quotidianità e difficili convivenze a tratti anche ironiche.
Lo spostamento del punto di vista è illuminante. Anne
per una volta è una degli otto [...]
La scoperta dell'alloggio segreto e l'arresto sono lasciati
alle ultime pagine, epilogo quasi inevitabile e ormai noto ai
più, su cui pare l'autrice non voglia soffermarsi a favore
invece del racconto pieno di vita e di sogni di futuro dei
personaggi.
Ci parla invece di quel soldato Karl Josef Silberbauer che
procede all'arresto, ci racconta del suo ingresso nella
Gestapo e del disappunto della madre che con le sue semplici
parole
"Quell'Hitler mi sembra un idiota!"
diventa profeta di una verità profonda e amara... un idiota che
ha ucciso milioni di persone. Un arresto fin troppo facile,
grazie a una soffiata, nessun tentativo di ribellione o fuga,
non ci fu nemmeno bisogno di parlare. Pare intenerirsi un
attimo il soldato davanti alle lacrime mute di Margot e alla
divisa di soldato che ha combattuto per la Germania durante la
prima guerra mondiale di Otto... ma appunto è un attimo
perchè "Dopo aver provato l'ebbrezza del potere che ne
conseguiva, non avrebbe potuto farne a meno. Bastava una mostrina sul
bavero a trasformare un uomo in un Dio".
[...] Due libri per ricordare come le distanze possano
improvvisamente accorciarsi e renderci tutti vicini forzati
che dividono una stessa terribile storia. Due libri per
ricordare, al contempo, che le vicinanze e le quotidianità
possono trasformarsi in indifferenze, odio e bersaglio delle
personali infelicità.
[...] Due libri da far leggere ai nostri ragazzi per ricordare
ciò che speriamo non debbano mai vivere. »
(Ada Francesconi, Vicino
Lontano, Galline Volanti,
27 ene. 2016)
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«Il romanzo di Guia Risari, novità editoriale di gennaio
2016 per Mondadori, narra la prigionia forzata di otto ebrei -
tre uomini, due donne, due ragazzine e un ragazza - da oltre
due anni rinchiusi in un appartamento segreto ad Amsterdam,
nella speranza di sfuggire alle persecuzioni naziste: è la
storia di Anne Frank, non certo nuova, ma per la prima volta
narrata da un punto di vista inedito, nelle poche ore prima
dell'arresto.
Il romanzo, consigliato ai ragazzi dai 12 anni, ha il merito
di spaziare oltre la vicenda di Anne, diventata simbolo della
Shoah e delle sofferenze del popolo ebreo durante la II Guerra
Mondiale; ci ricorda che Anne nel suo rifugio non era sola
[...]
Tutti hanno un sogno, ma c'è un desiderio più
grande che accomuna tutti: la libertà.
[...] Ma anche il sottoufficiale delle SS, Karl Josef
Silberbauer, ha un sogno: stanare otto persone nascoste in un
vecchio edificio. E la mattina del 4 agosto del 1944 quel
sogno diventa realtà. Il suo punto di vista fa da controaltare
a quello degli otto inquilini, esterno ma complementare, e
proprio attraverso il mondo interiore e le abitudini di vita
dei personaggi, Guia Risari traccia un affresco della vita
quotidiana e un preciso inquadramento storico.
La porta di Anne, con le delicate illustrazioni di Arianna
Floris, è corredato da note storiche e una ricca bibliografia
e si rivela un'ottima occasione di approfondimento per far
conoscere ai nostri ragazzi una triste e terribile pagina
della nostra storia, da non dimenticare.»
(La Porta di
anne, Filastrocche.it,
27 ene. 2016)
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«[...] Questa è la loro storia, o meglio le loro storie,
che si differenziano per molti aspetti, ma che per destino
invece si assomigliano. Tutti loro sono ebrei che si stanno
nascondendo e tutti loro, ad eccezione di Otto Frank,
moriranno nei campi di concentramento nazisti tra il 1944 e il
1945. Ai loro otto racconti se ne aggiunge un nono, con il
quale il romanzo apre, ed è quello del sottufficiale tedesco,
Karl Josef Silberbauer incaricato dalla Gestapo di andarli a
stanare. Un altro esempio della banalità del male, di cui la
Arendt parla, in quello scaffale di fascicolatori che al loro
interno contengono i destini di uomini e donne, ridotti a
numeri, a pratiche da espletare.
In una singola unità di tempo che li accomuna, una notte e
una mezza giornata, li vediamo tutti agire, cogliamo i loro
pensieri.
Ogni capitolo è dedicato a uno di loro. Prima di ogni
capitolo appare
sempre la stessa porta disegnata e davanti a essa il
protagonista di turno.
[...] Eccoli, ciascuno evocato da un oggetto, da un
particolare - una sigaretta, una lacrima, una lettera, un paio
di occhiali - singole voci distinte che formano un
coro. Struggente, intimo il racconto che Guia Risari fa di
ciascuno, con sensibilità e non comune partecipazione emotiva,
lontana da ogni interpretazione didascalica o
retorica. L'originalità del punto di vista, il racconto che
prende nove strade diverse, il rigore, la chiarezza e la
fluidità dello scrivere rendono questo libro qualcosa di altro
rispetto a opere scritte per l'occasione, per la ricorrenza.
Sebbene nato da un'esigenza editoriale di rendere giustizia a tutti
gli abitanti dell'Alloggio segreto, il libro decolla e va ben
al di là di questo obiettivo che, peraltro, raggiunge
felicemente. Si tratta di una toccante galleria di esseri
umani, uomini donne ragazzi e ragazze, che stanno soffrendo e
che si stanno confrontando con un destino terribile eppure
continuano, nonostante gli sforzi di chi li vuole vedere
cancellati, con pervicacia a non perdere neanche una goccia
della loro dignità di persone. [...]»
(Carla Ghisalberti, La banalità del male, La
borsetta della sirena (libri per incantare),
Lettura Candita,
27 ene. 2016)
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«[...] La fantasia aiuta gli scrittori a spiegare
l'inspiegabile, a edulcorare l'orrore, a imbastire finali
felici, o quasi. Ma la realtà, senza happy end, del più
classico dei libri sulla Shoah, Il diario di Anna Frank, può
diventare, con l'aggiunta di dosi minime di immaginazione, il
verosimile resoconto delle ultime ore di clandestinità di tre
uomini, due donne, due ragazzine e un ragazzo, nel loro
nascondiglio, protetto da una libreria. Ciascuno degli
abitanti del nascondiglio ha i suoi sogni e il suo capitolo ne
La porta di Anne, scritto da Guia Risari e illustrato da
Arianna Floris, per Mondadori.
Le ore che precedono l'arresto, la mattina del 4 agosto 1944, si
dilatano fino a superare la scansione del tempo reale, per
restituire a quegli ultimi momenti di relativa libertà tutta
la carica di speranza, illusione e umanità affondate da una
delazione. Un nono personaggio viene seguito, passo a passo,
mentre si prepara a irrompere nel rifugio e nella Storia con
il ruolo più infame: il sottufficiale austriaco Karl Josepf
Silberbauer, mai commosso - pare - dalle pagine del diario di
Anna. [...]»
(Elisabetta Rosaspina, L'incredibile viaggio dei bimbi
salvati, Shoah. Memoria,
documenti, testimonianze,
La lettura,
26 ene. 2016)
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«[...] Il libro è corredato da una sezione che si
intitola "Per saperne di più" dove è inserita la planimetria
che riproduce i tre piani dell'edificio in Prinsengracht 263
così come erano negli anni tra il 1942 e il 1944, disegnata
secondo le indicazioni di Otto Frank con una descrizione
dell'alloggio e della vita che vi si svolgeva.
Inoltre vengono dettagliate le note biografiche di tutti i personaggi
e la cronologia storica degli accadimenti dal 1929 al 1945 e
aggiunte le cifre dello sterminio.»
(La Porta di
anne, La
valigia di Hermes - narrativa,
Margutte,
26 ene. 2016)
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«[...] I protagonisti de La porta di Anne pubblicato
nella collana di Contemporanea di Mondadori sono gli stessi
inquilini di quell'Alloggio ma quel che cambia è il punto di
vista. Mescolando Storia e finzione, Guia Risari ci offre il
racconto inedito, di quello spazio di tempo che separa ciascun
protagonista dal momento dell'arresto. Ignari di quel che sta
per succedere anche se, come scrive Anna, tutti sentono farsi
sempre più stretto il cerchio che li separa dal pericolo
incombente, gli abitanti della casa ci appaiono in uno
squarcio di privata quotidianità - chi nel dormiveglia, chi
ancora assorto nei propri sogni, chi desideroso di tornare a
vedere la luce del sole e di respirare ara fresca, chi
cercando di riconciliarsi con quella vita da carcerati -
pronti a ripiombare nella dura realtà. Quella molto più
tragica che è già segnata. Oltre agli otto inquilini Guia
Risari ha voluto osservare da vicino i pensieri di un nono
uomo, il sottufficiale delle SS Karl Josef Silberbauer che
pregusta il momento in cui aprendo la porta nascosta da una
libreria potrà arrestare gli otto ebrei. Le lievi
illustrazioni di Arianna Floris alleggeriscono il cuore di
chi legge e conosce la fine della storia. Dai 13 anni. [...]»
(Rossana
Sisti, Il coraggio e il dolore dei ragazzi al tempo della Shoah, Scaffale Basso,
Avvenire.it,
23 ene. 2016)
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«Questo romanzo ha la capacità di andare oltre la
vicenda di Anne e di ricordarci che non era sola: ci racconta
infatti degli abitanti dell'Alloggio Segreto che con lei
divisero quei due anni di clandestinità, attraverso il
meccanismo affascinante di dire e di far vedere al lettore
attraverso occhi diversi. Le poche ore dal risveglio
all'arresto in quel 4 agosto 1944 vengono narrate da ciascuna
delle otto persone che abitano silenziosamente le stanze; le
loro voci svelano pensieri, attitudini, sogni e permettono
all'autrice di dare un quadro del quotidiano e nello stesso
tempo di sottolineare i caratteri, le caratteristiche e
insieme i sogni dei più giovani come degli adulti. A loro si
aggiunge un punto di vista esterno, ma complementare: quello
del sottoufficiale austriaco che fu incaricato si stanare gli
ebrei e di eseguirne l'arresto.
Leggere per non dimenticare.»
(SassoCartaForbice, La giornata della (nostra)
memoria, Lucera.it,
22 ene. 2016)
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«La Giornata della Memoria ricorre fra pochi giorni e
"La porta di Anne" di Guia
Risari, che oggi segnaliamo, è uno dei più bei libri dedicati alla
Shoah fra quelli acquisiti recentemente dalla biblioteca. È
destinato a un pubblico di ragazzi dai 10 ai 14 anni.
È particolarmente originale e toccante perché l'autrice
dà voce alle
persone che, insieme ad Anne Frank, erano nascoste
nell'Alloggio Segreto: sono loro a raccontarci cosa accadde il
4 agosto 1944, ad Amsterdam, dalle prime ore dell'alba al
momento dell'irruzione dei nazisti.»
(Patrizia
Fruet, Biblioteca
comunale Pergine,
22 ene. 2016)
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«Un romanzo nuovo e molto valido per affrontare il tema
della Giornata della Memoria con i nostri ragazzi corredata da
biografie e note storiche per approfondire il tutto.
La storia narra dei desideri intrecciati delle otto persone che con
Anne Frank hanno condiviso il nascondiglio nell'Alloggio
Segreto e la voce dissonante e complementare del sottufficiale
delle SS, con la voglia di scovare queste otto persone.
Una buona lettura da fare assieme o individualmente, per raccontare la
storia e mantenere viva la memoria. [...]»
(Enrica
Lago, Libreria
Palazzo Roberti,
ene. 2016)
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«Sulla storia di Anne Frank sono stati scritti molti
libri, ma questo ha il pregio di offrire un punto di vista
inedito e davvero originale sulla vicenda.
L'autrice sceglie infatti come protagonisti Anne Frank e le
sette persone che condividono con lei il piccolo nascondiglio [...]
La vicenda si svolge nelle ore che precedono il loro arresto,
la mattina del 4 agosto 1944. Grazie a un ben riuscito
intreccio di ricostruzione storica e di finzione narrativa,
l'autrice dà voce, capitolo per capitolo, ai pensieri di
ciascun abitante dell'alloggio segreto, ai loro sogni di
libertà e alla speranza di poter uscire da quell'angusto
nascondiglio e tornare a condurre una vita senza più
costrizioni né divieti. Un nono punto di vista si aggiunge a
quello dei rifugiati: si tratta dei pensieri del sottufficiale
delle SS Karl Josef Silberbauer, colui che eseguì l'arresto
delle persone nascoste, giustificando la propria azione come
puro compimento del proprio dovere.
La grande introspezione psicologica messa in atto dall'autrice
e la scelta del discorso indiretto libero permettono al
lettore di entrare facilmente in empatia con le riflessioni
dei rifugiati, da quelle più infantili ma acute di Anne, a
quelle più disilluse e ormai rassegnate di Hermann Van
Pels.
E mentre nello svolgersi della narrazione sentiamo sempre
più vicina
l'umanità dei rifugiati, nelle parti dedicate al sottufficiale
Silberbauer avvertiamo invece il vuoto morale e, più
banalmente, di pensiero che sta alla base del suo agire
meccanico e ciecamente obbediente a un'ideologia che non viene
mai messa in discussione. In fondo, come gli fa dire
l'autrice, "un vero uomo non si fa domande, un vero uomo
agisce". [...]
Una lettura da consigliare a chiunque, per riscoprire il
principio universale di umanità.»
(Daniela Finistauri, La porta di Anne, Forkids,
19 ene. 2016)
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«[...]
mi ha molto colpita: lo stile di scrittura è semplice ma
ricco, trascinante, e il punto di vista è multifocale:
non è
solo Anne a parlare, ma ciascuna delle persone chiusa nel
celebre appartamento con lei e, più avanti, perfino il
sottufficiale nazista che le scoverà. Bello
bello.»
(Alice
Bassi, Capricci d'inchiostro,
18 ene. 2016)
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«[...] Il punto di vista di questo toccante racconto è
un inedito ritratto di 8 anime che sognano, dormendo, a poche
ore dall'arresto. Le parole di Guia Risari sono perfettamente
sottolineate dai disegni di Arianna Floris: a dividere i
capitoli ogni volta troviamo la porta chiusa. Quando giriamo
la pagina al di là della porta viene raffigurato il
protagonista del capitolo nel suo ultimo viaggio onirico
all'interno dell'Alloggio segreto. Auguste sogna una
pelliccia, Hermann sogna un prato, Anne sogna di diventare
scrittrice...
Il nascondiglio sta per essere scoperto, lo sappiamo bene,
come dimenticarlo? Eppure c'è ancora del tempo per sperare in
un finale diverso, c'è ancora tempo per sognare.»
(Serena Marangon, La porta di
Anne, Il
viaggiatore incantato,
16 ene. 2016)
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«[...] Siamo allora felici di potervi raccontare di
questo libro, l'ennesimo su Anne Frank potete dire, ma un
testo - vi diciamo noi - che sa riproporre la vicenda di Anne
in modo nuovo. [...] Questo romanzo ha la capacità di andare
oltre la vicenda di Anne e di ricordarci che non era sola: ci
racconta infatti degli abitanti dell'Alloggio Segreto che con
lei divisero quei due anni di clandestinità, attraverso il
meccanismo affascinante di dire e di far vedere al lettore
attraverso occhi diversi. Le poche ore dal risveglio
all'arresto in quel 4 agosto 1944 vengono infatti narrate da
ciascuna delle otto persone che abitano silenziosamente le
stanze; le loro voci svelano pensieri, attitudini, sogni e
permettono all'autrice di dare un quadro del quotidiano, di
fare un inquadramento storico e nello stesso tempo di
sottolineare i caratteri, le caratteristiche e insieme i sogni
dei più giovani come degli adulti. A loro si aggiunge un punto
di vista esterno, ma complementare: quello del sottoufficiale
austriaco che fu incaricato si stanare gli ebrei e di
eseguirne l'arresto. Il lettore ha allora la possibilità di
leggere di due fronti diversi, di vedere paure, timori,
spavalderie, sogni; di rintracciare il breve attimo in cui il
sottoufficiale - di fronte alla scoperta dell'uniforme
dell'esercito con cui il padre di Anna ha partecipato alla
Prima Guerra Mondiale, davanti alla giovinezza, agli sguardi
intelligenti delle ragazze - tentenna, scopre un angolo di
umanità, subito ricacciato indietro dall'adesione certa
all'assurdo dovere dell'obbedienza.
Se dobbiamo scegliere una nuova lettura per i ragazzi per il Giorno
della Memoria, eccone dunque una originale e meritevole,
corredata da un apparato di note storiche, cifre, bibliografie
per approfondire. [...]»
(Caterina Ramonda, La porta di Anne,
Le letture di Biblioragazzi, 13 enero
2016)
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Composiciones de los alumnos inspiradas por La Porta di Anne, colegio de Cadorago (Como)
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LA PUERTA DE ANA Guia Risari, il. A. Floris Ediciones Castillo, México D.F., 2017 (ISBN 978-607-621-699-6, Castillo de la lectura, Serie Roja, 12+ años, pp. 192) La editorial Ediciones Castillo Insurgentes Sur 1886 Col. Florida, 01030 México, D.F. tel +52 (55) 5128 1350 e-mail infocastillo@grupomacmillan.com http://www.edicionescastillo.com |
Incipit
(Guia Risari, La puerta de Ana, il. A. Floris, Ediciones Castillo, México D.F., 2017) © Ediciones Castillo 2017